Soluzioni semplici – Pareggiare il bilancio dello stato risparmiando sulle spese militari

Scrive Beppe Sini: “Il piu’ urgente provvedimento di politica economica e’ cessare di sperperare i pubblici denari per fare la guerra, ovvero per provocare la morte di esseri umani. Invece di negare il diritto alla salute e all’assistenza per chi ne ha piu’ bisogno; invece di continuare a derubare le classi sociali sfruttate, oppresse e impoverite a vantaggio dei ricchi rapinatori (dietro lo pseudonimo de “i mercati” spuntano gli artigli e le zanne dei vampiri della speculazione finanziaria); invece di regalare ai borsari neri il patrimonio pubblico; invece di consentire che prosegua la distruzione della biosfera; invece di continuare ad essere complice del berlusconismo come metodo e come sistema; invece di tutto cio’, il governo italiano dovrebbe decidersi piuttosto a fare piccole cose semplici e chiare: cessare di partecipare alla guerra in Afghanistan; cessare di sperperare ingentissime risorse pubbliche per l’acquisto di armi assassine come i cacciabombardieri F-35 predisposti anche per armamento atomico. Una politica di pace e di solidarieta’ non solo salva le vite e difende la democrazia, la civilta’ e la dignita’ di tutti e di ciascuno, ma fa risparmiare una montagna di soldi pubblici utilizzabili quindi per garantire salute, assistenza e diritti a tutta la popolazione.”

Post Scriptum

Il Movimento Nonviolento lavora per l’esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell’apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita’ mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d’azione del movimento nonviolento sono:

1. l’opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l’oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell’ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un’altra delle forme di violenza dell’uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell’uccisione e della lesione fisica, dell’odio e della menzogna, dell’impedimento del dialogo e della liberta’ di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l’esempio, l’educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta@sis.it

Tutti i fascicoli de “La nonviolenza e’ in cammino” dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

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